Il servizio della domenica

Eccomi qui, domenica mattina alle 7.30 un altro servizio in casa... oggi non ho il solito spirito, la donna che mi ha ingaggiato è molto simpatica per carità ma le spese mi sono sfuggite di mano e non guadagnerò molto da questo lavoro.
Carico gli ultimi prodotti in macchina e mi avvio verso la casa dove Alessandra ha deciso di festeggiare il compleanno di nonna Adele.
Scarico la mia roba e inizio a fare il mio lavoro con le dovute reverenze a tutti i presenti visto che ero comunque un ospite a cucinare in una casa completamente sconosciuta o quasi.
Durante gli ultimi dettagli della preparazione degli antipasti Alessandra decide di presentarmi sua cugina Elena, alzati gli occhi dal piatto che stavo preparando lo spettacolo è abbastanza bizzarro.
Elena, bella donna poco più che quarantenne non troppo alta e minuta quasi a sembrare una ragazzina, mi squadra con espressione stupida e leggermente pallida...ero io, l'uomo che qualche giorno prima fuori da un locale aveva l'uccello uccello tra i suoi deliziosi piedini mentre lei era intenta a praticare uno splendido footjob con copiosa venuta del sottoscritto ovviamente.
Sorrido beffardo e glisso facendo finta di non conoscerla notando il suo sospiro di sollievo e continuo le mie preparazioni con una certa soddisfazione e un accenno di erezione proprio al pensiero del nostro incontro.
Tutto si svolge senza problemi, a parte la sporadica presenza di Elena che cerca di trovarmi da solo senza riuscirci.
Approfitto di una pausa concordata per il discorso di nonna Adele per andare in bagno e, finalmente, vuotare la mia vescica quando vedo comparire proprio Elena che mi ringrazia per non averla sputtanata davanti a tutti.
Lei è una donna molto bella, come dicevo non troppo alta e minuta ma con forme aggraziate e molto sensuali. Avvicinandosi percepisco il suo odore di donna, capisco che ha voglia e non uscirò da quel bagno senza aver fatto qualcosa per spegnere il suo desiderio.
Mi abbraccia e inizia a baciarmi con la lingua che succhia la mia come un innaturale fellatio e io sento il suo corpo scaldare il mio. La sensazione è piacevole e le mie mani si affrettano a sollevare la gonna del suo vestito per accarezzare le calde cosce, la linea dell'autoreggente è superata e la pelle morbida e vellutata invita a proseguire sul culo sodo che si contrae ad ogni carezza.
La sua lingua ha già iniziato a esplorare il mio collo mentre le sue mani slacciano uno ad uno i bottoni della mia giacca.
Non ho molto tempo e, in casa, potrebbe entrare qualcuno da un momento all'altro.
L'ultima volta che ci siamo visti lei ha fatto in modo di darmi piacere perciò vorrei ricambiare. Mi inginocchio davanti a lei e sparisco tra le sue cosce nascosto dal vestito , scosto lo slip e mi fermo un lungo attimo per godermi lo spettacolo della sua meravigliosa figa.
Rasata con cura e con un ciuffetto di pelo proprio sopra la clitoride, le labbra rosa e bagnate a fare da cornice alla porta del paradiso. Avvicino il naso e mi lascio inebriare dal profumo meraviglioso che solo una figa può rilasciare e finalmente sprofondo, goloso e affamato, la bocca tra le sue labbra.
La sento ansimare e gemere, la cosa mi eccita e la mia lingua entra dentro di lei...agita il bacino offrendosi alla mia bocca vorace, una mano stringe la mia testa graffiandomi leggermente e l'altra frulla letteralmente la fessura dove le lascio spazio.
Poco dopo finalmente arriva, inizia piano poi un paio di schizzi secchi uno più prolungato dell'altro e io godo soddisfatto del calore sul mio viso e nella mia bocca.
La lascio mentre cerca di rendersi presentabile perché è ora di servire il risotto, il sapore dolce e acre resta a lungo sul mio palato e l'odore di orgasmo sul mio viso mi accompagna fino alla fine della festa.
Tutto è andato per il meglio e i complimenti, come sempre, sono arrivati numerosi; carico la macchina e prima di andare Elena mi lascia 100 euro di mancia e mi presenta Dante.
" Buonasera chef, ascolti... Sarebbe disposto a dare lezioni di cucina private a mia moglie, sà settimana prossima e il suo compleanno e sarebbe un regalo pratico e originale.
Magari nel pomeriggio un paio d'ore, ovviamente pagando il dovuto. Elena, mia moglie, ha un sacco di qualità ma la cucina non è proprio il suo forte ".
Un sorriso che nasce dal profondo si stampa sul mio volto mentre annuisco con la testa " ma si figuri signor Dante per me è un lavoro e sono disposto anche a venirle incontro sul prezzo visto che me lo offre in questa occasione di festa per voi settimana prossima sarò a disposizione di sua moglie tutti i pomeriggi che saranno necessari a farla diventare un ottima cuoca"